Pseudonimo di
Alberto Pincherle. Scrittore italiano. Di famiglia
benestante, si ammalò ancora bambino di tubercolosi ossea e, costretto ad
abbandonare la scuola, passò un periodo della sua vita in un sanatorio a
Cortina d'Ampezzo. Qui si dedicò con profitto agli studi e intraprese
precocemente la via della scrittura, tanto che già a 18 anni
iniziò a comporre il suo primo romanzo che, terminato e pubblicato
quattro anni dopo, gli assicurò contemporaneamente critiche e consensi:
Gli indifferenti (1929). Reciso nettamente il legame con la
liricità della prosa rondista,
M. attinse al Naturalismo e
Realismo francese ed europeo e insieme li superò, approdando ad una
capacità descrittiva che dall'esterno indaga sia gli atti sia le
relazioni dei singoli e i loro comportamenti sociali, con uno stile quasi
saggistico, controllato e preciso, quasi monotono. L'indifferenza costituisce il
più forte sentimento dei personaggi moraviani di fronte alle sorte umana,
individuale e sociale. Egoismo e impotenza morale e intellettuale sono i
connotati nei quali lo scrittore identifica i tipi rappresentativi di una
borghesia che, nel conformismo alla dittatura fascista, ha conquistato il suo
status sociale. L'opera narrativa di
M., aperta a forti e ampie
suggestioni culturali, influenzata dalla psicoanalisi in particolare, appartiene
alla corrente della letteratura contemporanea europea. Riabilitatosi fisicamente
dalla malattia, nel 1930 iniziò a collaborare con diverse riviste
letterarie, come "Pegaso" e "900", e presso importanti quotidiani ("La Stampa" e
"La Gazzetta del Popolo"), avendo modo anche di viaggiare in Europa e in America
come corrispondente. Il suo secondo romanzo,
Le ambizioni sbagliate
(1935), ribadiva le sue coordinate narrative: la rappresentazione dei sentimenti
come fonte di complicati e oscuri rapporti fra i personaggi, la visione della
sessualità come unico movente degli atti all'interno della società
borghese e, insieme, come involontario detonatore dei conflitti e disvelatore di
ipocrisia e vuoto morale, elemento dirompente delle convenzioni. Al 1937
risalgono i racconti de
L'imbroglio, mentre nel 1941 (dopo che l'autore
fu colpito dalle leggi razziali e, in quanto antifascista, fu costretto a
pubblicare con uno pseudonimo) compose
La mascherata, una satira sulla
dittatura, in cui dispiegò appieno il suo gusto per l'intrigo di tipo
ottocentesco. Nel 1941 sposò la scrittrice Elsa Morante e in seguito
scrisse
L'epidemia e
Agostino, pubblicati nel 1944. In
quest'ultimo romanzo, considerato uno tra i suoi meglio riusciti, egli
affrontò per la prima volta il tema dell'adolescenza, vista come
età della scoperta della sessualità e delle strutture sociali del
mondo, dimensioni che appaiono sconvolgenti e incomprensibili perché
violente e crudeli. Dopo altri romanzi (tra cui
La romana del 1947,
Il
conformista del 1951,
La ciociara del 1957) e racconti (
Racconti
romani, 1954-59), nel 1958
M. pubblicò le sue prime opere
teatrali, poi riunite nel volume
Teatro. Alla produzione letteraria,
assai cospicua, l'autore unì la direzione della rivista "Nuovi
Argomenti", per la quale scrisse insieme a personaggi del calibro di Carocci e
Pasolini, oltre alle collaborazioni e i reportages per il "Corriere della Sera"
e l'"Espresso" (poi raccolti in volumi come
Un mese in URSS, 1958;
Un'idea dell'India, 1962;
L'uomo come fine e altri saggi, 1964;
La rivoluzione culturale in Cina, 1967;
A quale tribù
appartieni?, 1972;
Impegno controvoglia, 1980;
Lettere dal
Sahara, 1981;
Inverno nucleare, 1986). Pubblicò altri lavori
come
La noia (1960), in cui veniva affrontato il tema dell'alienazione
neocapitalistica e dell'isolamento del singolo rispetto al sociale;
avvicinandosi in parte alle modalità del romanzo sperimentale e alle
suggestioni dei temi psicoanalitici, furono pubblicati
L'automa (1962),
L'attenzione (1965),
Il paradiso (1970),
Io e lui (1971),
Un'altra vita (1973),
Boh (1976) e
La vita interiore
(1978). In quegli stessi anni
M. si dedicò anche alla produzione
di testi teatrali, fra cui ricordiamo
Il dio Kurt (1968) e
La vita
è gioco (1969). Non mancarono opere di genere letterario differente,
come la raccolta di favole sulle origini del mondo
Storie della
preistoria (1982) e
La cosa (1983), un saggio che affrontava
direttamente e analiticamente la tematica sessuale e le sue perversioni. Il
romanzo
1934, vicenda di un intellettuale tra le due guerre che introduce
il tema del doppio e dell'ambiguità, gli valse il Premio Mondello del
1982. Nel 1983 gli fu assegnato il premio Viareggio-Versilia per la carriera e
la totalità delle sue opere, cui si aggiunsero in seguito
L'uomo che
guarda (1985), l'opera teatrale
La cintura (1984),
Il viaggio a
Roma (1988),
La villa del Venerdì e altri racconti (1990).
M. partecipò anche direttamente alla vita politica, assolvendo ad
un mandato come parlamentare europeo a Strasburgo. Dopo la sua morte, avvenuta
nel 1990, fu pubblicato postumo l'ultimo romanzo
La donna leopardo
(1991).
M. fu osservatore acuto e spregiudicato delle convenzioni sociali
della borghesia a lui contemporanea, peccando, da un punto di vista artistico,
quando il suo personale assunto ideologico costringeva la costruzione narrativa
in schemi un po' aridi e consequenziali, troppo "a tesi" per risultare
convincenti. Tuttavia la sua produzione ha esercitato un'importante influenza
sulla cultura italiana e le sue opere sono state tradotte in tutto il mondo,
allargando la sua fama in ambito internazionale (Roma
1907-1990).
LE OPERE DI ALBERTO MORAVIA
|
1929 1935 1935 1937 1940 1941 1943 1944 1944 1945 1947 1948 1949 1951 1952 1954 1954 1956 1957 1959 1960 1962 1965 1967 1970 1971 1973 1976 1978 1980 1982 1982 1983 1985 1988 1990 1991
|
Narrativa
Gli indifferenti La bella vita Le ambizioni
sbagliate L'imbroglio I sogni del pigro La
mascherata L'amante
infelice L'epidemia Agostino Due cortigiane La
romana La disubbidienza L'amore coniugale e altri
racconti Il conformista Racconti Il disprezzo Racconti
romani Racconti satirici e surrealisti La ciociara Nuovi racconti
romani La noia L'automa L'attenzione Una cosa
è una cosa Il paradiso Io e lui Un'altra
vita Bob La vita interiore Cosma e i
briganti 1934 storie della preistoria la cosa l'uomo
che guarda il viaggio a Roma la villa del Venerdì e altri
racconti la donna leopardo
|
1958 1966 1968 1969 1982 1984
|
Teatro
Teatro (La mascherata, Beatrice Cenci) Il mondo è quello
che è Il dio Kurt La vita è gioco L'angelo
dell'informazione e altri testi teatrali La cintura
|
1944 1958 1962 1964 1967 1972 1975 1980 1981 1986 1987
|
Saggi e resoconti di viaggio
La speranza Un mese in URSS Un'idea
dell'India L'uomo come fine e altri saggi La rivoluzione
culturale in Cina A quale tribù appartieni? Al
cinema Impegno controvoglia Lettere dal Sahara Inverno
nucleare Passeggiate africane
|
Alberto Moravia